…. indimeticabile Jair
All’età di 84 anni viene a mancare la freccia nera dell’Inter di Angelo Moratti. La corazzata che vinse 5 campionati, 2 coppe europee e 2 coppe intercontinentali.
Ai giovani sembra tutto così remoto ( comprensibilmente )… mentre, per chi seguiva il calcio di quei tempi nella nazionale brasileira del 1962, era la riserva di Garrincha del Botafogo, a detta di chi lo ha visto giocare l’ala destra più forte della storia del calcio mondiale dell’imbattibile nazionale brasiliana di Pelè ( O’ Rey ) col quale, al rientro in patria, terminò la carriera nel Santos.
Non aveva paura ad attaccare i terzini e i mediani che cercavano di bloccarlo quando innestava la carica dei contropiedi neroazzurri con la sua velocità, i suoi dribbling ed i traversoni tipici di quell’epoca.
Era timido ma disponibile. Personalmente lo ricordo in un Inter – Torino del 1964 quando, all’ingresso delle squadre in campo, un pallone neroazzurro di plastica leggera era entrato nel riquadro di gioco all’altezza del centrocampo e Jair lo calciò con tanta forza da farlo uscire dagli spalti dello stadio….con il pubblico in visibilio che commentava con un boato assordante la prodezza e la potenza del calcio.
Cosa molto importante: il pubblico ha applaudito entrambe le squadre, sia all’ingresso in campo che al termine della partita, finita 2 a 2.
Che dire caro Jair…nulla … se non ripassare a mente le immagini di quando correvi sulla fascia con la tua gioventù e la tua falcata… il ricordo di un calcio più a misura d’uomo.
Stefano Vergani – Presidente pro tempore ACN